26 Gen 2012

I luoghi del Supplizio

Autore: EliaLavilla | Categoria: Popolazioni Romane

 

I LUOGHI DEL

Il fatto che alcune esecuzioni capitali vengano inserite nel quadro dei giochi,, garantisce pubblicità. La pena capitale è il necessario ed eccezionale mezzo che ha la comunità per affermare la propria identità. In età arcaica e repubblicana si può indicare un nucleo che comprende il , cioè il centro politico della città, all’estremità nord occidentale del foro e le pendici meridionali del colle Capitolino. Nel comitium c’era la sede dei Triumviri Capitales e dei tribuni della plebe. Poco distante c’era il carcere, il Tullianum, che corrispondeva al piano sottostante la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami. Nei pressi del carcere erano le Scalae Gemoniae, ove agli inizi dell’impero si cominciò ad esporre i cadaveri dei condannati uccisi in carcere.

 

La dominava dall’alto: già verso la fine della repubblicana la precipitazione dall’alto di essa cade in disuso e dal principato di Claudio non se ne trova più notizia. Nel foro infine, come si è visto, veniva punito il complice della vestale impura. Gli scavi e le persone di umili condizioni erano suppliziati nell’Esquilino, nell’area orientale fuori le mura, zona malfamata.

Le crocifissioni avvenivano di norma lungo la strada, fuori dalla città. La scelta dal luogo della crocifissione aveva un significato particolare. Di fondamentale importanza era il corteo che dopo la pronuncia della sentenza, accompagnava il condannato sul luogo del supplizio.

 Anfiteatro.

Problemi particolari, legati al trasporto degli animali e alla sicurezza degli spettatori, poneva la Damnatio ad bestias, per la quale c’era bisogno di uno spazio chiuso o della possibilità di creare protezioni provvisorie. Ciò fu naturalmente uno dei motivi principali del suo abbinamento alle Venationes. Queste si svolgevano dal 99 a.C. nel Circo. I combattimenti avevano luogo nel foro, o nelle piazze delle città , ove venivano allestiti apprestamenti lignei provvisori.

Il successo di tali spettacoli, precedentemente assenti nel mondo greco, portò ben presto alla nascita di un nuovo tipo di edificio da spettacolo.

Secondo Plinio esso sarebbe nato quasi come una trovata pubblicitaria di Scribonio Curione il giovane, nel 53 a.C.: candidato al tribunato, egli volle attirare l’attenzione degli elettori offrendo alla plebe giochi scenici e un combattimento di gladiatori, dedicati alla memoria del padre.

Ebbe l’idea di far costruire due teatri in legno, tangenti tra loro dal lato curvileneo, montati su perni.

Per lo spettacolo pomeridiano, il munus gladiatorio, i due teatri giravano su se stessi finchè non coincidevano.

 Trasferimento condannati.

L’umiliazione costituiva una parte non trascurabile della pena: il trasferimento in corteo dal luogo del processo a quello del supplizio ne era un aspetto importante.

 Dannati Ad Bestias.

Era adatta per l’anfiteatro perchè oltre ad essere una morte veloce, si poteva vedere bene anche da lontano e poteva essere animata dalle varietà di fiere e aveva sempre l’attrattiva della reazione degli animali. La fortuna si può capire dai tanti oggetti d’uso decorati con queste scene.

 

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